I rischi negli ambienti confinati

Home » I rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori » I rischi negli ambienti confinati
valutazione rischi ambienti confinati

Gli ambienti confinati sono molto pericolosi in quanto si possono creare al loro interno vapori nocivi e letali per la salute dei lavoratori. Il Testo Unico per la Sicurezza sul lavoro (DLgs 81/08) prevede che il datore di lavoro effettui una attenta valutazione dei rischio per garantire la sicurezza di tutti i lavoratori.

Che cos’è uno ambiente confinato?

In generale, uno spazio confinato è uno spazio chiuso o parzialmente chiuso che:

  • non è principalmente progettato o destinato agli esseri umani;
  • ha un ingresso limitato.

Può rappresentare un rischio per la salute e per la sicurezza di chiunque vi acceda, a causa di uno o più dei seguenti fattori:

  • la sua progettazione, la costruzione, l’ubicazione o l’atmosfera;
  • materiali o sostanze in esso contenuti;
  • attività di lavoro in corso.

Gli spazi confinati possono essere sotto o fuori terra e possono essere presenti in quasi tutti i luoghi di lavoro. Uno spazio confinato, nonostante il nome, non è necessariamente piccolo. Esempi di spazi chiusi includono silos, vasche, tramogge, serbatoi, fogne, tubazioni, pozzi di accesso, camion o auto cisterne, ali degli aerei, caldaie, pozzetti, fosse di letame e silos di immagazzinamento. Fossati e trincee possono anche essere uno spazio ristretto in cui l’accesso o l’uscita è limitata.

Consulenza per la valutazione dei rischi

Richiedi informazioni o un preventivo gratuito per effettuare la valutazione dei rischi in ambienti confinati.

Quali sono i rischi in uno spazio confinato?

Tutti i rischi che si possono riscontrare in uno spazio di lavoro tradizionale si possono trovare anche in uno spazio ristretto, in questo secondo caso, però, il pericolo per i lavoratori è maggiore a causa della ristrettezza dello spazio che hanno a disposizione per muoversi.

I principali rischi legati al lavoro in spazi confinati sono

  • Scarsa qualità dell’aria: ci potrebbe essere una quantità insufficiente di ossigeno per il lavoratore oppure potrebbero essere presenti sostanze nocive, tali da far perdere coscienza. Spesso la ventilazione naturale da sola non è sufficiente per mantenere la qualità dell’aria respirabile, motivo per cui l’installazione di aeratori e aspiratori è obbligatoria.
  • Rischio d’incendio
  • Rischio atmosfere esplosive/infiammabili sempre  a causa della presenza di liquidi o gas infiammabili
  • Rischio radiazione
  • Rischi legati a temperature estreme comprese atmosferiche e della superficie
  • Rischi biologici.

Cosa si deve fare quando si prepara a entrare nello spazio confinato?

La presenza di spazi confinati in un luogo di lavoro presuppone che venga effettuata una valutazione dei rischi presenti e una conseguente individuazione delle modalità per ridurre o annullare tali rischi. Ad esempio,  le mansioni lavorative all’intero di spazi confinati sono da limitare, perciò qualora fosse possibile svolgere la stessa attività al di fuori di esso si deve sempre preferire tale situazione. La cosa importante da ricordare è che ogni lavoratore deve saper distinguere se lo spazio di lavoro è da considerarsi confinato, questo è possibile solo dopo un’accurata formazione in tal senso, formazione che deve essere prevista già nel corso della valutazione dei rischi.

Periodicamente deve essere effettuato un campionamento dell’aria per stabilire se:

  • la quantità di ossigeno è entro limiti di sicurezza – non troppo poco e non troppo;
  • vengono rilevate atmosfere pericolose (gas tossici, atmosfera infiammabile);
  • l’impianto di ventilazione funziona correttamente.

I risultati dei test devono poi essere registrati sul DVR. In alcuni casi il test dell’aria potrebbe essere necessario in maniera continuativa, poiché l’atmosfera potrebbe variare mentre i lavoratori stanno operando mettendo a repentaglio la loro incolumità.