Con fumo passivo si intende l’esposizione al fumo di tabacco di sigarette, sigari, o fumo della pipa di altre persone. L’esposizione passiva al fumo è un fattore di rischio cancerogeno accertato, motivo per cui può essere annoverato fra i rischi sul lavoro. Dalla circolare del Ministero della Salute del 17 dicembre 2004:
“[…] lavoratori dipendenti, in quanto “utenti” dei locali nell’ambito dei quali prestano la loro attività lavorativa. È infatti interesse del datore di lavoro mettere in atto e far rispettare il divieto, anche per tutelarsi da eventuali rivalse da parte di tutti coloro che potrebbero instaurare azioni risarcitorie per danni alla salute causati dal fumo.[…]”
Il datore di lavoro, dirigenti e preposti, è tenuto ad attuare interventi preventivi per prevenire ed eliminare il rischio fumo passivo effettuando quindi un’apposita valutazione dei rischi in quanto agente cancerogeno e adottando misure generali di prevenzione primaria. L’attuale normativa, inoltre, ha imposto il divieto di fumo in tutti i luoghi di lavoro e nei locali riservati ai fumatori non possono essere svolte attività lavorative da personale dipendente.